Le biomasse vengono bruciate nella camera di combustione della caldaia producendo così il calore necessario a trasformare l'acqua in vapore a 170°. Ogni anno vengono bruciate 6.000 ton. di biomassa equivalenti a 1.213.300 lt di gasolio. I fumi residui della combustione prima di essere immessi in atmosfera vengono filtrati e depurati. La combustione della biomassa in alternativa alla combustione di energie fossili (gasolio) ci permettono ogni anno di evitare di immettere in atmosfera 3.000 ton di co2.

	Il vapore viene poi inviato alla turbina la quale fa girare un rotore collegato ad un alternatore il quale produce energia elettrica. Oltre a questa produzione si aggiunge quella dell'impianto fotovoltaico, i due impianti rendono pienamente autosufficiente sotto il profilo energetico la centrale di produzione e la rete di distribuzione.
	All'uscita della turbina il vapore viene nuovamente trasformato in acqua la quale viene immessa nel circuito del teleriscaldamento.
	La rete del teleriscaldamento è composta da due condotte isolate, una di mandata e una di ritorno. La temperatura dell'acqua immessa nella mandata varia da 72° a 95°, nel ritorno varia da 65° a 50°.
	Nelle varie utenze viene installata una “sottostazione” la quale gestisce l'acqua calda in base alla richiesta dell'utenza, la stessa è predisposta di un contacalorie tele leggibile. Il corretto funzionamento della sottostazione è garantito da un sistema di telecontrollo sempre attivato e visibile dalla centrale.
	La temperatura dei vari locali viene gestita da ogni utente in piena autonomia tramite il tradizionale regolatore, indipendentemente dalla rete del teleriscaldamento.